BIOGRAFIA
Cosenza primi anni ottanta. Nasce lì, in quegli anni, Mirko Filice. All’età di 14 anni avviene il suo primo casuale incontro con l’hip hop, ma sarà il 2 marzo del 1996 la data fatidica per l’evoluzione di questo rapper calabrese: è infatti nel giorno del suo quindicesimo compleanno che Mirko acquisterà “SXM” di Sangue Misto…. e quell’album gli cambierà la vita.
Dì lì a poco Mirko cambierà il suo nome in Kiave e varcherà una soglia che lo porterà ad essere oggi uno degli M.C. (Maestro di Cerimonia) più stimati all’interno della Scena underground Italiana. Dopo una serie di jam tenute da DJ Lugi nella città di Cosenza, ed un mixtape, realizzato dallo stesso Lugi assieme a DJ Marcio e sul quale è presente la prima registrazione di Mirko, Kiave forma il suo primo gruppo: Dietro Le Quinte (Con Iken e Nerba). Il trio ci mette poco ad uscire dalle quinte e salire sul palco, prendendo parte a molti concerti locali e firmando un demo-tape che cattura l’interesse nazionale, tant’è che viene recensito su Aelle, all’epoca rivista considerata praticamente la “Bibbia” dell’Hip Hop in Italia. Intanto il microcosmo Rap locale si sta evolvendo e nascono nuove collaborazioni. Kiave stringe un ottimo rapporto con Paola Tribe, una crew di provincia; della cricca fa parte anche Macro Marco, con il quale Mirko inizia a collaborare assiduamente già da allora.
Nel 1999 Mirko realizza un demo prodotto da Turi, ma il nastro rimarrà inedito. L’occasione però salda i rapporti tra i due rapper calabri, dando vita ad una collaborazione che li vedrà salire assieme sui palchi di tutta l’Italia, oltre che lasciare tracce significative nella combo del brano “Pane a chi non ha denti” (2000) ed in un paio di pezzi successivi inclusi nell’album di Turi “L’amico degli amici” (2004) . Intanto, Kiave ha stretto nuove amicizie destinate a sprigionare tinte policrome. Dal 1999, Mirko ha infatti formato un altro gruppo assieme al rapper Franco e a DJImpro; la crew si fa chiamare “Migliori Colori” e pubblica otto brani nel 2002, stampati su cassetta, dal titolo: “Assassinati da Orologi”, poi nel 2004 realizza un album ufficiale, denso di idee e ritmi curatissimi, dal titolo “Rullanti Distorti”.
Il 16 marzo 2005 esce il primo lavoro solista di Kiave, dal titolo “Dietro le 5 tracce” (Vibrarecords – Saifam) che contiene 6 pezzi inediti, più una traccia multimediale, particolare davvero sperimentale per il mercato musicale dell’epoca, all’interno del quale il contenuto extra dell’EP è volto a spiegare ed illustrare le 4 discipline su cui si basa l’hip hop, ma anche a far conoscere il passato inedito di Mirko; la parte cd rom del prodotto include, infatti, altri 15 pezzi in mp3, più video e diverse foto di pezzi realizzati con l’aerosol art.
Mirko continua sempre a suonare dal vivo, insieme a Turi, ai MiglioriColori, e poi anche da solo, ed in veste di freestyler. Infatti, le sue rime improvvisate nelle jam e nelle competizioni italiane, tra il 2005 e il 2006, mietono consensi e vittime, tanto da fargli conquistare una delle serate di qualificazione del 2005 e la finale del 2006 del “2TheBeat”, il più importante contest di free style italiano. Tutti i video delle sfide sono disponibili sulla pagina YouTube dell’artista: www.youtube.com/mirkokiave.
Nel giugno del 2007 esce un singolo, dal titolo “Digli Di No”, che contiene 2 pezzi inediti e due remix; le tracce sono prodotte da Impro, Raiden e Macro Marco. Questo singolo anticipa l’uscita dell’album vero e proprio, che avrà il titolo di “7 Respiri” e conterrà 15 tracce, prodotte dai beatmakers già citati nel singolo, più Bassi, Turi, FatFatCoreFunk, Zonta, Deal; il disco, inoltre, gode di Feat interessanti come Ensi, Clementino, Cario e Brigante, Hyst, tutte persone con cui Kiave collabora assiduamente, sia nelle produzioni discografiche sia nei live.
L’uscita del disco porta Kiave a proporre il nuovo live in giro per l’Italia, collezionando numerose date lungo tutto il territorio nazionale, da nord a sud. Il tour lo vede anche impegnato in varie attività a sfondo sociale, come la visita in alcune comunità, con l’intento di portare la propria musica ed il proprio pensiero dove c’è una maggiore necessità, attuando un tentativo ben riuscito i decodificare in linguaggio dei segni il rap, sia in forma di pezzo che addirittura nel free style, così da poter fare arrivare il contenuto di questa musica anche ai non udenti.
Kiave, nel 2009 forma con altri nomi celebri della scena italiana (Ghemon, Macro, Hyst, DJ Impro, Mecna, Rafè, Negrè) un nuovo team, riunito sotto il nome di “Blue-Nox”. All’inizio tramite un sito, ma presto anche attraverso live shows mirati e varie pubblicazioni, il collettivo Blue-Nox cerca di creare, attraverso varie forme d’arte, un’alternativa forte a tutto ciò che i media stanno cercando di inculcare come Hip Hop e/o cultura in questi anni. Altro progetto che l’mc sta cercando di sviluppare, a parte i live e la produzione musicale, è il tentativo, assieme ad un team di poeti e rappers, di far dialogare l’antico ed il nuovo. Alcuni teatri, infatti, mettono in scena un particolare tipo di spettacolo che ha come proprio fulcro l’improvvisazione: poeti dell’”ottava rima” (antica disciplina poetica italiana) e rappers si “sfidano”, su argomenti dettati dal pubblico, in maniera totalmente improvvisata. La formula riscuote consensi tali che il suddetto collettivo di “Improvvisatori” è riuscito a proporsi anche nel teatro dell’Università di Nizza (Francia).
Ma proprio la fine del 2009, sarà teatro dell’ultimo lavoro di Kiave, dal titolio “Il tempo necessario”, circondato dagli amici di sempre e dal talento di nuovi musicisti. Questo disco lo porta a girare ancora di più, fino ad avere varie ospitate in molte radio, del settore e non.
Nel 2011 Escono 6 video che vedono Kiave protagonista, tutti disponibili in streaming sul suo canale YouTube, la maggior parte tratti dall’ultimo lavoro in cui Mirko scrive i testi e canta sulle basi prodotte quasi interamente da Macro Marco, i due finalmente, dopo anni di collaborazioni ed amicizia, riescono a regalare al pubblico un prodotto che li vede fianco a fianco sotto tutti i punti di vista. Il prodotto in questione si intitola “Fuori da ogni spazio ed ogni tempo”. L’ultimo singolo, “Reato d’Emozione”, vede come location principale del suo corrispettivo video, proprio Cosenza, con i suoi stralci di panorama e di spezzoni di vita vissuta, una carrellata dei luoghi dove l’Hip Hop cosentino ha visto le sue radici e le sue fondamenta.
Nel 2012 partecipa alla prima edizione di MtvSpit arrivando in finale. Una vetrina importante che fa conoscere KIAVE ad un pubblico ancora più vasto e che consacra il rapper cosentino tra i volti più importanti della scena. Nello stesso anno esce “Solo per cambiare il Mondo” (Macro Beats/Audioglobe), un album variegato che tocca temi differenti, alternando tracce più festaiole nel classico stile Hip Hop a canzoni e riflessioni profonde che hanno l’intento di dare una scossa all’ascoltatore. Nell’album non mancano le collaborazioni con importanti rapper, da Ghemon, Mecna e Hyst, a MadBuddy, Musteeno, Ensi e Clementino fino ad arrivare ad un nome inedito e inusuale per la scena Hip Hop, Brunori SAS, tra i massimi esponenti del nuovo cantautorato italiano.
Sempre in quel periodo fa discutere con la presa di posizione contro il femminicidio attraverso il brano: “Il termine esatto”, disponibile sul canale YouTube di Kiave. La scena lo critica per il modo in cui usa le sue rime per argomenti tanto delicati, ma lui, imperterrito, continua nel credere che il Rap possa essere usato come arma per cambiare le cose.
Anche dopo il lunghissimo tour con (più di settanta date) per promuovere l’album Kiave non si è mai fermato, collaborando con importanti colleghi come Rocco Hunt, Omar Pedrini, Mistaman, Ghemon, e salendo sul prestigioso palco del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma ospite di Clementino nel 2014.
KIAVE è da sempre legatissimo ad eventi culturali e sociali. Ha partecipato insieme ad altri rapper al progetto “Potere Alle Parole” che lo ha visto salire in cattedra nella scuola superiore di Bisignano (CS) per raccontare il rap come mezzo comunicativo contro il razzismo; ha incontrato gli studenti della Scuola Holden di Alessandro Baricco per alcune lezioni dedicate alle discriminazioni e nelle ultime settimane ha tenuto un workshop nella Casa Circondariale di Monza, dove condivide con alcuni detenuti la sua passione per l’Hip Hop e la scrittura.
Sempre del 2014 è il singolo “Pezzo positivo”, che non è contenuto in nessun prodotto ma che vede alla regia del video, Francesco Paura Curci, artista poliedrico partenopeo che Kiave ha sempre annoverato fra i suoi maestri.
Il 2016 è un anno prolifico per KIAVE. Iniziato a gennaio con “StereoTelling” (Macro Beats/A1 Entertainment), un concept album incentrato sulla tecnica dello storytelling e dal sound ricercato, e chiuso con il nuovissimo EP “StereoKilling” (Macro Beats/A1 Entertainment), in cui KIAVE torna alla sua passione per le punchline con sette tracce dai suoni sporchi e dalle liriche dirette e violente. Dai due album nascono ben 7 video, tutti disponibili sul canale YouTube di Macro Beats. I due lavori lo portano, come sempre, in giro per l’Italia con un tour, che dura quasi due anni, arricchito dalla presenza del producer Gheesa che risuona dal vivo alcuni beats dello show usando la tecnica del finger drumming.
Kiave continua in questi anni il suo progetto “Voci spiegate” che vede la luce nel 2014 (dall’idea di “Potere alle parole”). I primi laboratori vengono portati avanti nella Casa circondariale di Monza riscuotendo ottimi risultati tanto da guadagnarsi la riconferma per i due anni successivi (2014 – 2015 – 2016). In seguito il progetto è stato proposto e portato a termine nel Carcere minorile Beccaria di Milano (2016), allo Sprar di Rho (2017), al Carcere di Varese (2018) e infine presso la “Repubblica dei ragazzi” di Civitavecchia (2018).Tutti gli incontri del laboratorio sono collegati da un filo rosso che attinge ai valori originali che la cultura Hip Hop offre. Un’attenzione particolare viene data alla lotta contro le discriminazioni (di qualsiasi tipo, razziali, sociali, sessuali), che risultano sempre attuali, ma che, se combattute attraverso l’arte, diventano potenzialmente affrontabili. Il Rap viene proposto come mezzo per allontanarsi dalla vita di strada per far confluire le energie negative in impulsi creativi.
Nel 2018 Kiave rompe il ghiaccio con un singolo prodotto da Godblesscomputers disponibile solo su Spotify, col quale torna a rivendicare il suo attaccamento con l’underground, alla coerenza e al distacco dall’hype del momento, di cui si è interessato sempre molto poco.
Sempre del 2018 è un’altra novità: la collaborazione con “WE Reading”, infatti Kiave porta in giro per la nazione un reading dal titolo “L’animale dentro, dalle strofe del Rap italiano ai poeti dell’antimafia”. In un viaggio che ha come protagonista il “daimon” socratico, Mirko ne analizza le origini e i modi per contenerlo attraverso i testi del Rap italiano per arrivare a poeti dell’antimafia come Peppino Impastato e Rocco Mangiardi. Il reading si conclude con un brano scritto appositamente e ascoltabile solo in queste ocassioni, quindi totalmente assente dalla rete dal titolo “Animalia”.
Da un po’ di anni viene chiamato come giudice ad innumerevoli battle di freestyle nei posti più disparati, questo gli ha consentito di entrare nel team del “Tecniche Perfette” insieme a MastaFive e DJ Double S nel ruolo di presentatore/giudice fisso. Dal 2018 ad oggi porta in giro la formula giuria + showcase, promettendo ai fan di tornare a fare dei veri e propri live solo dopo nuove uscite.